La visione di Greenpeace per un'agricoltura sostenibile.
CSR - MONTESPADA
SOSTENIBILITA' DAL CAMPO ALLA TAVOLA

L’agricoltura sostenibile (o “ecologica”) è un sistema agroalimentare che segue i principi dell’agroecologia. L’agricoltura sostenibile non solo è rispettosa dell’ambiente, ma è anche economicamente conveniente. Rispetta le comunità e le culture di cui fa parte. Ed è caratterizzata da un approccio di sistema basato sull’equità.
L’agricoltura sostenibile è diversificata. Questo è uno dei suoi maggiori punti diforza, ma implica anche che le pratiche di questo modello agricolo non sono universalmente valide, bensì specifiche per ogni luogo.

L’agricoltura sostenibile può essere applicata sia a piccole realtà sia a grandiaziende agricole.
L’agricoltura sostenibile è fortemente basata sulla conoscenza e scarsamente dipendente da input esterni e combustibili fossili.
Richiede un approccio sistemico all’agricoltura, dal micro al macro, che tenga conto di vari aspetti (suolo, acqua, aria e protezione del clima), ma non esiste regola universale su come applicare questo approccio. Nonostante tutta questa varietà e diversità, si può identificare una serie di principi generali dell’agricoltura sostenibile.

Produrre e consumare meglio

Per aumentare la disponibilità di cibo a livello mondiale e per migliorare le condizioni di vita delle persone nelle aree più povere, dobbiamo ridurre l’insostenibile  spreco di cibo, diminuire il nostro consumo di carne e minimizzare il consumo di suolo per la produzione di agro-energia. Dobbiamo anche riuscire ad aumentare le rese dove è necessario, ma con pratiche sostenibili.
Nutrire la  popolazione mondiale –  che   sta   continuando a  crescere, diventando in  media più   benestante –  non   è  (solo)    una   questione di  quantità.
Si tratta di ridefinire dove e come produrre più cibo. E dove, invece, sono
necessari altri tipi di intervento. Le rese devono essere aumentate nelle regioni in cui oggi sono scarse a causa della povertà, della mancanza di risorse, del degrado del suolo e di un uso inadeguato dell’acqua.In altre parti del mondo, invece, è necessario ridurre il consumo di carne, l’utilizzo dei terreni coltivabili per la produzione di agro-energia e gli sprechi alimentari.

Attualmente le grandi aziende e la politica insistono sull’obiettivo di aumentare le rese a livello globale.
Ma la vera sfida è ripensare il modo in cui usiamo il cibo che produciamo. In un sistema agroalimentare migliore avremmo allevamenti sostenibili, cui verrebbero destinate le terre e le risorse non impiegate per l’alimentazione umana, e allo stesso tempo la produzione e il consumo di prodotti di derivazione animale a livello globale sarebbero drasticamente ridotti. Un’equa ridistribuzione porterebbe comunque in alcune regioni ad aumentare la disponibilità di prodotti di derivazione animale.
Tentare ciecamente di  aumentare i raccolti –  a  qualunque costo e  ovunque nel   mondo –  non   è  una soluzione. Farlo negli Stati Uniti, per esempio, dove una vasta porzione di mais viene destinato alla produzione e all’uso di biocarburanti, non aiuterebbe in alcun modo gli agricoltori in Africa o in Asia.
Un’agricoltura sostenibile creerebbe invece dinamiche positive in cui i raccolti sarebbero aumentati laddove c’è più bisogno, attraverso pratiche sostenibili.

Biodiversita'

Agricoltura sostenibile significa varietà e diversità, dal seme al piatto, passando per l’intero paesaggio agricolo. Significa esaltare i sapori, il significato della nutrizione e la cultura del cibo, migliorando allo stesso tempo l’alimentazione e la salute.
L’attuale modello agricolo promuove le monocolture. Vaste aree di terra vengono usate per distese di piante geneticamente uniformi, con pochissima biodiversità e nessun rifugio lasciato per le piante e gli animali selvatici.
Questo modo di fare agricoltura riduce al minimo i servizi ecosistemici che un modello benfunzionante potrebbe fornire, e influisce negativamente sulla nostra salute, impoverendo le diete e riducendo la varietà delle sostanze nutritive.

I sistemi basati sulla sostenibilità agiscono in maniera opposta, mettendo al centro la diversità e la varietà della natura. In questo modo non solo proteggono gli habitat naturali di importanza vitale per la tutela della biodiversità, ma sfruttano anche i servizi che la natura offre in cambio: una maggiore varietà delle colture, sostanze
nutrienti, rigenerazione del suolo, proliferazione dei nemici naturali dei parassiti, solo per fare alcuni esempi.

Suolo sano e acqua pulita

È possibile aumentare la fertilità del suolo senza usare sostanze chimiche. Un’agricoltura sostenibile protegge il suolo anche da fenomeni di erosione, inquinamento e acidificazione. Aumentando la componente organica del terreno dove necessario, è possibile accrescere la capacità di trattenere l’acqua e prevenire il degrado del suolo.
Si occupa di mantenere o sviluppare la sua componente organica (per esempio attraverso compost o letame), alimentando la varietà degli organismi presenti alsuo interno. Mira anche a proteggere l’acqua dall’inquinamento e a farne un uso il più efficiente possibile.

Un’agricoltura sostenibile pone particolare attenzione al nutrimento del suolo.
Concimazione integrata con l’utilizzo della pratica del sovescio con inerbimento indotto per mezzo di varieta’ azoto fissatrici da agricoltura biologica che consentono l’arricchimento dei terreni sia di sostanza organica che di azoto. Integrazione delle concimazioni esclusivamente con concimi di origine organico minerale, consentiti in agricoltura Biologica.

Un sistema sostenibile di controllo dei parassiti

Un’agricoltura sostenibile permette agli agricoltori di tenere sotto controllo parassiti e piante infestanti senza l’impiego di costosi pesticidi chimici che possono danneggiare il suolo, l’acqua, gli ecosistemi e la salute di agricoltori e consumatori.

Sistemi alimentari resistenti

Un’agricoltura sostenibile crea una maggiore resistenza (resilienza): rafforza la nostra agricolturae adatta in maniera efficace il sistema di produzione del cibo in un contesto di cambiamenti climatici e di un’economia in mutamento.

Puntare sulla diversità –  promuovendo la  varietà, sia   nei   campi sia   in  natura –  è  un modo provato e molto affidabile di rendere l’agricoltura resiliente agli imprevedibili cambiamenti climatici in corso di intensificazione.

Un suolo ben curato, ricco di sostanza organica, tratterrà molto meglio l’acqua durante i periodi di siccità e sarà molto meno incline all’erosione in caso di alluvioni. Anche gli agricoltori ne sarebbero avvantaggiati: diversificare la produzione significa diversificare anche le fonti di guadagno, con piùgaranzie in un’epoca di incertezze.

Packaging

Imballi esclusivamente in CARTONE da Foreste sostenibili. Uso di bottiglie leggere per un minor impatto ambientale che significa minore energia unitaria per produrle, per trasportarle ed infine per riciclarle. Utilizzo di Tappi in Sughero Microgranulato riciclato e di sfrido di lavorazione o in alternativa l’uso di tappi di origine organica derivanti dalla canna da zucchero.(Nomacorc ), con l’obiettivo a breve di migrare al tappo Stelvin a vite in alluminio in sostituzione di tappo e capsula.

Strutture Produttive: Uso di energia rinnovabile nel processo di Produzione Vinificazione e stoccaggio. Tutti gli stabilimenti sono dotati di impianto Fotovoltaico proprio per complessivi 90 kwatt picco installati, che consentono una produzione annua di 100.000 kwh, potenza che ci consente di dichiarare che i nostri vini sono prodotto sostanzialmente solo con energia verde.

Strutture Produttive

Uso di energia rinnovabile nel processo di Produzione Vinificazione e stoccaggio. Tutti gli stabilimenti sono dotati di impianto Fotovoltaico proprio per complessivi 90 kwatt picco installati, che consentono una produzione annua di 100.000 kwh, potenza che ci consente di dichiarare che i nostri vini sono prodotto sostanzialmente solo con energia verde.

Irrigazione a Goccia su tutti gli impianti di proprieta’ per ridurre drasticamente al minimo il consumo di acqua. Uno sbarramento idrico in un alveo naturale, consente il recupero delle acque piovane ed il loro utilizzo per l’irrigazione estiva a goccia con uno stoccaggio di oltre 20.000 MC sufficienti per 1 mese di irrigazione.

Viticoltura

Concimazione integrata con l’utilizzo della pratica del sovescio con inerbimento indotto per mezzo di varieta’ azoto fissatrici da agricoltura biologica che consentono l’arricchimento dei terreni sia di sostanza organica che di azoto.

Integrazione delle concimazioni esclusivamente con concimi di origine organico minerale, consentiti in agricoltura Biologica.

Riduzione dei Trattamenti fitosanitari con monitoraggio costante della bagnatura fogliare, per ridurre consumi ed inquinamento sia dell’atmosfera per le emissioni che del terreno a fronte di eccessivi trattamenti inutili ( coltivazione Biologica ) contenendo in n. di 5 i trattamenti annui necessari per una stagione normale.

Coltivazione Biologica 

Uso esclusivo uso di fertilizzanti, materiali e prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura Biologica in campagna.

Oltre a Zero assoluto uso di materiali di origine animale in cantina, rispetto delle specie animali e dei dettami auto impostati nel rispetto della Vegan Free 100%

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